Supporto infermieristico per disabili a domicilio

Il Supporto infermieristico per disabili a domicilio rappresenta una risorsa
fondamentale per le persone con disabilità e le loro famiglie.

Questo tipo di assistenza permette di garantire cure adeguate nel proprio ambiente
domestico, migliorando la qualità della vita e favorendo l’autonomia del paziente.
L’assistenza infermieristica domiciliare non solo riduce il bisogno di ricoveri ospedalieri, ma
contribuisce anche al benessere psicologico, sociale e fisico della persona assistita. Cos’è
l’assistenza infermieristica domiciliare?
Le attività possono variare in base al livello di disabilità e alle necessità specifiche della
persona, e comprendono servizi clinici, educativi, riabilitativi e relazionali. L’infermiere
domiciliare svolge un ruolo centrale nel piano assistenziale personalizzato, in
collaborazione con medici, fisioterapisti, operatori socio-sanitari (OSS) e, se necessario,
altri specialisti. L’obiettivo è garantire continuità di cura, sicurezza e rispetto della dignità
della persona.
Chi può beneficiare del servizio? Il servizio è rivolto a persone con disabilità fisiche,
psichiche o sensoriali, temporanee o permanenti, che presentano difficoltà a muoversi
autonomamente o che richiedono cure continue. Può trattarsi di adulti, anziani o bambini
con patologie croniche, malattie neurologiche, esiti di traumi, malattie degenerative o altre
condizioni che limitano l’autosufficienza.
Anche i familiari o caregiver traggono grande beneficio da questo servizio, poiché ricevono
supporto, formazione e indicazioni su come prendersi cura in modo corretto e sicuro del
proprio caro. Tipologie di interventi L’assistenza infermieristica per disabili a domicilio può
includere: Somministrazione di farmaci (orale, sottocutanea, endovenosa, intramuscolare);
Gestione di cateteri (vescicali, venosi, gastrici); Cura delle lesioni e medicazioni avanzate
per piaghe da decubito o ferite chirurgiche;
Monitoraggio dei parametri vitali (pressione, glicemia, saturazione, frequenza cardiaca);
Educazione sanitaria alla famiglia e al paziente sull’uso corretto di presidi, ausili e tecniche
di igiene personale; Supporto nella nutrizione enterale o parenterale, se necessaria;
Assistenza nell’igiene personale, in collaborazione con altri operatori; Supporto psicologico
e motivazionale. Vantaggi dell’assistenza domiciliare
Il primo grande vantaggio è la possibilità per la persona disabile di ricevere cure
professionali senza doversi spostare da casa. Questo è particolarmente importante in
caso di gravi difficoltà motorie o condizioni di fragilità. L’ambiente domestico favorisce
inoltre una maggiore serenità emotiva, perché il paziente si trova in un luogo familiare e
confortevole, circondato dai propri affetti. Anche il rischio di infezioni ospedaliere si riduce
sensibilmente. Dal punto di vista economico, l’assistenza domiciliare può risultare meno
costosa rispetto al ricovero in strutture sanitarie, e spesso è coperta in parte o totalmente
dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN), previa valutazione da parte dei servizi sociali e
sanitari territoriali.
Come si attiva il servizio? L’attivazione dell’assistenza infermieristica domiciliare può
avvenire tramite: Medico di medicina generale (MMG) o pediatra di libera scelta, che
valuta la necessità e propone l’intervento; Servizi sociali del comune o delle ASL, in
collaborazione con unità valutative multidisciplinari (UVM), che stabiliscono il piano
assistenziale individuale (PAI)
Richiesta diretta a cooperative o agenzie private, qualora si scelga un servizio a
pagamento. In molti casi, è possibile accedere a servizi integrati pubblici-privati, in cui una
parte delle prestazioni è erogata dal sistema sanitario, e altre possono essere aggiunte in
base alle esigenze, anche con contributi economici da parte delle famiglie.

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